Gestire il cambiamento in azienda

Scritto il 13/02/2022
da Francesco Messina

Hai provato a inserire nuove procedure in azienda, vengono rispettate per qualche giorno e poi si ritorna alle routine precedenti? Gestire il cambiamento collega tutte le nostre attività di consulenza in azienda ci siamo fatti un’idea di cosa accade e te la raccontiamo in questo articolo.

Tutte le volte che l’impresa decide di acquistare un nuovo gestionale, creare una nuova procedura acquisti, così come tutte le volte che decide di costruire una procedura di budget o di creare una nuova rete vendite, si trova davanti a cambiamenti che se mal gestiti condurranno al fallimento. CentoCinquanta non solo costruisce le procedure e implementa modelli di controllo, partecipa alla loro piena ed efficace realizzazione in azienda padroneggiando degli elementi che se abbandonati potrebbero condurre al fallimento delle iniziative di cambiamento.

Vediamo insieme le cinque fasi del cambiamento e come padroneggiarle.

1 – Negazione

E’ il momento delle scuse, quello nel quale vogliamo giustificare le ragioni per le quali l’innovazione non dovrebbe essere portata avanti in azienda. Sentiremo frasi come: “abbiamo sempre fatto così”, “non ci riusciremo mai”, “non ci sono abbastanza persone per farlo”, “finora i tentativi non hanno mai funzionato”, “sarà l’ennesima perdita di tempo”. Un elenco di scuse che aiutano il nostro cervello a giustificare per quale ragione dobbiamo difenderci dal potenziale stress che verrà dall’adottare una cosa nuova. Se ci pensiamo questo vale tutte le volte nelle quali non vogliamo adottare una innovazione.

Per superare la Negazione è necessaria “Motivazione“. Serve a far comprendere i benefici associati al cambiamento e i rischi dello status quo. E’ la fase delle riunioni volte a far comprendere bene le cose.

2 – Difesa

Superata la “Negazione” proviamo a fare le cose nuove, ma le facciamo alla vecchia maniera. Pensate alla prima volta che avete guidato un’auto con il cambio automatico. Il piede andava sulla frizione in automatico, pur se consapevoli dell’essere alla guida di un’auto diversa, l’automatismo presente nel nostro cervello ci fa fare cose nuove alla vecchia maniera, questo produce frustrazione e desiderio di abbandonare la nuova procedura. Chiunque sia passato dal PC al MAC ha provato la sgradevole sensazione di non sapere chiudere una finestra, per il semplice fatto che il tasto di chiusura della finestra è dal lato opposto rispetto a dove siamo abituati a trovarlo sul PC.  Immaginate questa frustrazione e portatela su chi si sia trovato a passare da un vecchio gestionale ad un nuovo gestionale. Cercherà nel nuovo gestionale le funzioni che riconosce, lasciando molti campi vuoti e inesplorati.

Per superare la fase della difesa è necessaria “Pratica” per 4 ore a settimana bisogna lavorare sulla cosa nuova. Solo se la novità è praticata costantemente diventa una nuova routine. Capita spesso di vedere persone aver scelto di non fare mai questa pratica e non avere introdotto le routine necessarie a gestire la novità.

3 – Illusione – delusione

Finalmente abbiamo iniziato a gestire il cambiamento e tutto sommato pensavamo fosse peggio; è il momento in cui il nostro cervello acquisisce le informazioni base e pensa che completare questo percorso (ad esempio usare appieno le funzionalità del gestionale) non sarà poi così complicato. Questa fase è la fase dell’illusione. Ci fa credere che – non appena acquisiti i rudimenti utili a gestire le nuove procedure – la completa padronanza sia dietro l’angolo. E’ qui che sperimentiamo la connessa delusione. Quando ormai pensiamo di saper usare la bicicletta, acceleriamo e prendiamo la prima brutta caduta. Questo può produrre delusione e – più di ogni cosa – può generare una idea: che abbiamo sbagliato ad avviare questo percorso, che era meglio prima, che mai più lo rifaremo. Questi pensieri, noti anche come credenze depotenzianti, rischiano di inabissare futuri tentativi di introduzione di una innovazione. Per superare la fase di “illusione” e ed evitare la “delusione” è necessario “Affiancamento” con una persona più esperta, che eviterà che fatte le scoperte base, si rimanga impigliati in quelle più difficili.

4 – Adattamento

Se siamo stati in grado di tenere a basa le delusioni, il nostro cervello affina i dettagli, finalmente studia ciò che ha davanti per le sue peculiarità specifiche, avvia un processo di analisi dell’innovazione che gli permette di colmare l’ignoranza a acquisire le informazioni che lo rendano padrone dell’argomento. Questa fase di studio approfondito ed i analisi è l’adattamento e conduce rapidamente alla fase successiva.

Qui è il momento della formazione teorico pratica più dettagliata.

5 – Interiorizzazione

Sappiamo fare la cosa nuova, ne siamo padroni e soprattutto sappiamo fare anche la cosa precedente.

Se guardassimo al nostro cervello, scopriremmo che le sinapsi attive adesso sono maggiori di prima, abbiamo nuovi collegamenti, nuovi modi di pensare e di agire.

Finalmente possiamo goderci la nostra nuova condizione!

Ciascuna di queste fasi va accompagnata e CentoCinquanta lo fa da 20 anni con cura dei dettagli.
La regola delle regole: “crederci prima degli altri”.

Solo se il management crede nelle future performance dei colleghi riuscirà a dargli obiettivi da perseguire e regole alle quali uniformarsi, la cosa peggiore è quando il management non crede più in qualcuno, poichè in quel caso poco o nulla si farà per far sentire a questo elemento la passione e la visione aziendale.

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