La patente a crediti in edilizia sarà obbligatoria dal 1° ottobre 2024. Prevista dal decreto-legge del 2 marzo 2024 n. 19 (decreto PNRR 4) prevede: disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare; misure per il rafforzamento dell’attività di accertamento e di contrasto delle violazioni in ambito contributivo; ulteriori disposizioni urgenti in materia di lavoro.
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Patente a crediti per la sicurezza in edilizia
La patente a crediti per l’edilizia si propone di instaurare standard di sicurezza più elevati sia per le imprese che per i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili.
È rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro dopo l’iscrizione alla camera di commercio, l’adempimento di obblighi formativi in materia di sicurezza sul lavoro (art 36 e 37 D. lgs 81/08), il possesso del Durc, del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF).
L’obiettivo principale è quello di promuovere una cultura della sicurezza diffusa e rigorosa all’interno del settore edilizio, per ridurre al minimo la probabilità di eventuali incidenti sul lavoro.
Come funziona il sistema delle patente edilizia
La patente a crediti in edilizia rappresenta il nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che operano nell’ambito dei cantieri edili.
Infatti, le imprese edili, ad eccezione di quelle in possesso dell’attestato di qualificazione SOA, e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili sono tenuti al possesso della patente a crediti, rilasciata in forma digitale dall’INL, che costituisce un vero e proprio titolo abilitante.
Parte da un punteggio iniziale di 30 crediti che vengono decurtati in seguito all’adozione di provvedimenti di carattere sanzionatorio. È possibile riacquistarli attraverso la partecipazione a corsi di formazione concernenti la salute e sicurezza e l’adozione di modelli di organizzazione e gestione di cui all’art. 30 del D.lgs. 81/2008.
Il sistema della patente a punti per l’edilizia rappresenta, quindi, un meccanismo pensato per incentivare e premiare le aziende che dimostrano un impegno concreto nell’adozione di misure di prevenzione e miglioramento della sicurezza sul lavoro.
L’intervento normativo in questione si distingue per la sua ampiezza e completezza: non si limita infatti alla sola attività edile in senso stretto, ma comprende anche tutte le attività collaterali necessarie alla realizzazione delle opere nei cantieri. Tra queste, figurano: opere stradali, ferroviarie, idrauliche ,marittime, idroelettriche, parti strutturali delle linee e degli impianti elettrici
Compliance: premi per chi rispetta le regole, sanzioni ridotte per chi si adegua
Nel decreto è presente un focus sulla qualificazione delle imprese e accompagnamento alla regolarizzazione.
Viene dato un forte impulso alla cultura della compliance, con un duplice approccio:
- investimenti nella qualificazione delle imprese: l’obiettivo è quello di elevare gli standard aziendali attraverso percorsi formativi e informativi dedicati.
- Percorsi di accompagnamento alle regolarizzazioni: le aziende che si impegnano ad adeguarsi alle normative vigenti potranno beneficiare di un supporto concreto per sanare eventuali irregolarità.
Riduzione delle sanzioni per chi adempie.
Per incentivare il rispetto delle regole, è prevista una riduzione delle sanzioni civili per le imprese che dimostrano di aver adempiuto alle proprie obbligazioni.
Esclusioni: premi e contributi lavorativi, la riduzione delle sanzioni non si applica a premi e contributi lavorativi, per tutelare i diritti dei lavoratori. Obiettivo: un sistema più equo e trasparente.
Le nuove misure mirano a creare un sistema più equo e trasparente, dove il rispetto delle regole viene premiato e le aziende sono accompagnate nel percorso di adeguamento. Questo a vantaggio di tutti: imprese, lavoratori e cittadini.
Patente a crediti per l’edilizia e lista di conformità INL: meno controlli per le aziende virtuose
Con il decreto, oltre alla patente a crediti per la sicurezza nei cantieri edili, sono state previste anche misure premiali come la lista di conformità INL per le aziende che non commettono violazioni.
Si tratta di un elenco informatico, consultabile pubblicamente, in cui viene inserito il datore di lavoro, nell’ipotesi in cui, all’esito dell’accertamento, non emergano violazioni o irregolarità in materia di lavoro, legislazione sociale e di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
In altri termini, chi dimostra di avere rispettato le normative ed essersi dotato di adeguate procedure ed assetti sarà esonerato da ulteriori verifiche da parte dell’INL nelle materie oggetto degli accertamenti, escluse le eccezioni normative (per es. indagini demandate dalle competenti Procure della Repubblica), per un periodo di 12 mesi dalla data di iscrizione.
All’iscrizione nella lista di conformità si accompagna il rilascio, da parte dell’INL, di un apposito attestato. Eventuali violazioni o irregolarità accertate attraverso elementi di prova successivamente acquisti dagli organi di vigilanza, implicheranno la cancellazione del datore di lavoro dalla Lista di conformità INL.