Decreto Whistleblowing 2023: le novità d.l.gs. n. 24/2023

Scritto il 19/07/2023
da Mauro Juvara

Il Decreto Legislativo n. 24/2023 c.d. Decreto Whistleblowing 2023 ha abrogato e modificato la normativa previgente, disciplinando con un unico provvedimento, valido sia per il per il settore pubblico che per il settore privato, l’obbligo di creare canali che garantiscano protezione ai soggetti per la segnalazione di condotte illecite in violazione di disposizioni europee e nazionali.

Tutte le novità introdotte sono illustrate nel report qui allegato, elaborato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione “ANAC”.

L'8 Novembre dalle 17.00 alle 18.00 realizzeremo un webinar gratuito per analizzare i i principali aspetti del Decreto Whistleblowing 2023 e forniremo indicazioni pratiche per l'adeguamento delle aziende.

Linee guida ANAC – Whistleblowing 2023

L’ANAC ha posto in consultazione sul proprio sito le “Linee guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. Procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne” e i relativi allegati.

Nelle linee guida ANAC relative al decreto Whistleblowing 2023 sono presenti indicazioni in merito

  • la presentazione e gestione operativa delle segnalazioni esterne  da parte dei soggetti tutelati all’ANAC 
  • i principi cui gli enti devono fare riferimento per la predisposizione dei propri modelli organizzativi interni.

Tipologie di enti interessati dalla nuova normativa e canali di segnalazione

Il Decreto Whistleblowing 2023 amplia l’applicazione delle disposizioni sulla segnalazione anche alle aziende private con oltre 50 dipendenti. Tuttavia, se si tratta di imprese che operano in settori sensibili come quello finanziario, le regole si applicano indipendentemente dalle dimensioni dell’organico aziendale.

Il Decreto Legislativo n. 24/2023 impone alle aziende del settore privato l’obbligo di istituire procedure per gestire il Whistleblowing, integrando il sistema di controlli interni e la struttura organizzativa. Questo deve essere fatto attraverso l’attivazione di un canale interno efficace che consenta la gestione tempestiva ed efficiente delle segnalazioni.

Inoltre, verrà istituito un canale esterno presso l’ANAC a cui le segnalazioni potranno essere inviate, a condizione che siano stati attivati internamente i necessari meccanismi aziendali.

Nel settore pubblico, l’obbligo di istituire canali di segnalazione interna riguarda i seguenti soggetti:

1. Amministrazioni pubbliche indicate nell’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
2. Autorità amministrative indipendenti responsabili di garanzia, vigilanza o regolamentazione.
3. Enti pubblici economici e organismi di diritto pubblico definiti nell’articolo 3, comma 1, lettera d), del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
4. Concessionari di servizi pubblici, società a controllo pubblico e società in house, come definiti rispettivamente dall’articolo 2, comma 1, lettere m) e o) del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175, inclusi quelli quotati in borsa.

Le tipologie di segnalazioni previste dal decreto whistleblowing 2023

È possibile segnalare comportamenti, atti o omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato. Questi comportamenti possono includere:

1. Illeciti amministrativi, contabili, civili o penali.
2. Condotte illecite rilevanti ai sensi del decreto legislativo 231/2001 o violazioni dei modelli di organizzazione e gestione previsti da tale decreto.
3. Illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione europea o nazionali relativi ai seguenti settori:
– Appalti pubblici.
– Servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
– Sicurezza e conformità dei prodotti.
– Sicurezza dei trasporti.
– Tutela dell’ambiente.
– Radioprotezione e sicurezza nucleare.
– Sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali.
– Salute pubblica.
– Protezione dei consumatori.
– Tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.
4. Atti o omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione.
5. Atti o omissioni riguardanti il mercato interno.
6. Atti o comportamenti che vanificano l’oggetto o la finalità delle disposizioni di cui agli atti dell’Unione.

Come adeguarsi al Decreto Whistleblowing 2023

Per conformarsi a questa nuova normativa e non incorrere nelle sanzioni previste che vanno dai 10.000 ai 50.000 euro, è consigliabile adottare un software apposito che faciliti la gestione dell’intero processo di segnalazione, sia per il segnalante che per l’azienda.

CentoCinquanta Legal & Tax Advisors ha già definito delle Management Guidelines finalizzate a disciplinare il Whistleblowing coerenti con il dettato normativo, e ha sviluppato un software proprietario (clicca qui per i dettagli) compliant   alle previsioni di cui al d.l.gs 24/2023 che garantisce l’anonimato previsto dalla disciplina in oggetto. 

Per maggiori informazioni potete contattare il partner Mauro Juvara compilando il form.

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