Case delle tecnologie emergenti – nuovo bando

Scritto il 20/10/2022
da Giovanna Sambataro

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è entrato in vigore il decreto che stanzia 80 milioni di euro per le Case delle tecnologie emergenti (Cte).

Le Cte sono centri di trasferimento tecnologico ideati per connettere Comuni, Università ed enti di ricerca con le imprese.
I comuni, coperti dalla rete banda ultralarga, che insieme a Università, Centri di ricerca e imprese, puntano a sviluppare programmi di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico, potranno presentare richiesta entro il 18 novembre.

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Gli obiettivi delle Case delle tecnologie emergenti

Gli obiettivi del nuovo stanziamento per le Cte sono:

  • supportare progetti di ricerca e sperimentazione
  • sostenere la creazione di startup
  • favorire il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese.

I temi interessati sono:

  • Blockchain e Crypto Asset
  • Internet of Things (IoT)
  • Intelligenza Artificiale
  • 6G
  • tecnologie quantistiche.

Soggetti beneficiari per le Case delle tecnologie emergenti

Possono partecipare i Comuni, nei quali è presente una rete a banda ultralarga in tecnologia mobile 5G, in qualità di capofila di un partenariato composto da Università e/o Centri di ricerca italiani e imprese, PMI e/o start up costituite italiane o con una sede operativa sul territorio italiano.

Tale partenariato dovrà sviluppare progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico all’interno della Casa delle tecnologie emergenti, finalizzati a coniugare le competenze scientifiche dell’Università e dei Centri di ricerca con le esigenze del tessuto imprenditoriale e dei settori che si ritengono strategici al fine di aumentare la competitività dei territori.

Non potranno partecipare alla selezione i Comuni già vincitori dei precedenti bandi di cui al Decreto 26 marzo 2019 .

Risorse finanziarie

Gli interventi sono finanziati per un ammontare massimo di 80 milioni di euro, a valere sulle somme residuali del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 di cui alla Delibera CIPESS n.9/2021 che approva il Piano di sviluppo e coesione del Ministero.

Le proposte progettuali dovranno avere un importo minimo pari a 8 milioni e un massimo pari a 15 milioni di euro.

Spese ammissibili

Sono ammissibili spese per:

a) l’attivazione della “casa delle tecnologie emergenti” quali: arredi, impianti ed attrezzature tecnologiche.
b) personale dipendente
c) servizi di consulenza

Tempi e modalità di partecipazione

La domanda di partecipazione dovrà essere redatta secondo le modalità previste nell’Avviso pubblico, utilizzando il format “Domanda di partecipazione” ed i relativi allegati di cui al sito del MISE 
La documentazione dovrà pervenire entro le ore 12:00 del 18 novembre 2022, sono previste oltre che le modalità di presentazione telematica anche quelle fisiche tramite posta o corriere, in alternativa, il plico potrà essere consegnato a mano.

Il Ministero procederà alla selezione delle proposte progettuali secondo quanto stabilito nell’avviso pubblico del 17 ottobre 2022 nel quale vengono determinati i criteri di ammissione dei progetti presentati dai Comuni, le modalità di presentazione delle domande di partecipazione, nonché i criteri di ammissione al finanziamento.

Per maggiori informazioni e ricevere supporto compila il form.

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